Santi Battiato

 

LA STUPEFACENTE VIGILIA

DI

SANTI BATTIATO

01. IL PUDICO LINGUAGGIO DELL'ARAGOSTA IN AMORE

Sicilia non è Scozia, né Trinidad, ma potrebbe essere l'una e l'altra; non è State of Nebraska, ma le impervie montagne che separano Palermo da Trapani risuonano al tramonto del crepitio delle colt di un invisibile esercito di cow boys o di mafiosi; sulle pendici basaltiche del Vulcano la volpe rossa fiuta il freddo azzurrognolo del ghiacciaio. Qui a marzo, turista regnicolo, puoi scegliere tra il bagno dentro i tiepidi lavacri sulla frastagliata scogliera dei Ciclopi e gli sci che ti lievitano sino agli inviolati costoni della Valle del Bove; ma, se vuoi, potrai anche restartene nel retrobottega della farmacia di Trezza, o sul sagrato della chiesa del Patrono, a pettegolare di minigonne o a contrattare limoni.
Se Enna è l'ombelico della Sicilia, la Sicilia a sua volta è l'ombelico del Mediterraneo, e il Mediterraneo quello dell'Eurafrica; dal cerchio al centro e dal centro al cerchio corone di beati e di dannati tripudiano e sacramentano in questo paradiso che apre, nelle voragini dell'Etna, le porte di un inferno della cui esistenza nessuno ha mai dubitato.... (continua)

.: la notti longa :.

Prefazioni

a

Santi Battiato

Giorgio Bertone

Giombarresi

Filippo Nasello

La pelle del Pidocchio
Raf Occhipinti
Vincenzo Spadaro (contestazione)
Vincenzo Spadaro
Guglielmo Volpe