La Custodia di Pietro Bencivinni

1967

LA CUSTODIA DI PIETRO BENCIVINNI

nella Chiesa Cappuccina di Linguaglossa

1. Parte Prima - 2. Parte Seconda - 3.Parte Terza

4. Parte Quarta - 5. Parte Quinta

«Questa è una storia che comincia con Cristoforo Colombo» direbbe un Americano a Roma nell'omonimo film.
Lo stesso affermiamo noi; la storia che intendiamo trattare incomincia addirittura con S. Francesco intagliatore. Narra in­fatti il Celano: «[San Francesco] in una quaresima aveva lavo­rato ad un vaso, impiegandovi i ritagli di tempo, per non pas­sarli in ozio. Ecco un giorno, mentre diceva devotamente l'ora di Terza, essendoglisi per caso fermati gli occhi a guardarlo, sentì l'uomo interiore ostacolato nel fervore; e rammaricandosi che la voce del cuore avesse cessato di salire alle orecchie divine, finita Terza esclamò, sentendolo i frati: «Oh! frivolo lavoro, che ha avuto tanta potenza da deviare a sé l'anima mia! Lo sa­crificherò dunque al Signore, perché ha impedito un sacrificio a Lui!» Ciò detto, prese il vaso, e lo gettò ad ardere sul fuo­co».

Non un comune artigiano, dunque, ma un artista compito che nel suo Testamento ricorda: «Ed io con le mie mani lavo­ravo e voglio lavorare; e tutti gli altri miei frati fermamente voglio che lavorino di lavorizio che appartiene ad onestà. E quel­li, che non sanno, imparino, non per cupidità di ricevere il prez­zo della fatica, ma per il buon esempio e per discacciar l'ozio»... (continua)

.: la notti longa :.

La Custodia di Bencivinni

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